MERA Gennaio 2022

Cento anni portati bene, il «Messaggero dei Ragazzi» a gennaio inaugura l’anno del centenario della rivista.

Il messaggio ai lettori di “fra Simplicio”; l’approfondimento sui diari di ieri e di oggi con la voce dei ragazzi; il diario di Sonja, bambina ebrea scampata alla Shoah; lo speciale Corto Maltese e Hugo Pratt (già collaboratore del MeRa); insetti e animali iper specializzati; il fumetto ambientalista del divulgatore Hubert Reeves

Un logo con due occhi curiosi che leggono una rivista. È quello che campeggia sulla copertina del «Messaggero dei Ragazzi» di gennaio 2022, che inaugura l'anno del Centenario della rivista. Sì perché, il MeRa compie 100 anni dalla prima pubblicazione, avvenuta nell’agosto del 1922 benché con un diverso nome: “Sant’Antonio e i fanciulli”. Ed è proprio “Un secolo di MeRaviglie” lo slogan che accompagnerà i lettori per tutti i numeri del Centenario che si apre fra qualche giorno. Un record di longevità nel panorama dei mensili per ragazzi italiani ed europei.

In “100 anni di vita” fra Simplicio (pseudonimo che da sempre identifica il direttore della rivista edita dai frati della Basilica di S. Antonio a Padova) si rivolge ai lettori raccontando un po’ di sé e del futuro nella rubrica delle lettere: «Ricevere una lettera è una delle cose più belle, che sempre mi meraviglia: specialmente negli anni passati, ragazzi e ragazze (perfino più grandi) mi hanno scritto raccontando della loro vita, dei loro problemi e dubbi, ma anche delle scoperte e delle loro belle esperienze, ponendo tante domande alle quali provo a rispondere, anche se spesso non c’è una risposta definitiva – confessa – Cerco di ascoltarvi e di camminare con voi, vi racconto la mia esperienza, quello che anch’io ho incontrato e conosciuto, chiedendo che il buon Dio illumini il percorso che stiamo facendo e la vita di ciascuno di voi». E prosegue illustrando come il “viaggio del secolo” sulla rivista sarà «un tuffo nel passato», «alla ricerca di quello che ha reso prezioso e meraviglioso il MeRa. Ogni mese, pubblicheremo le pagine più curiose, interessanti o intriganti di un numero scorso. E vedrete, tante cose sono cambiate nel tempo: la grafica della rivista, il formato, i contenuti, la tecnologia, anche i lettori sono cambiati, perché il MeRa è una rivista per ragazzi e non si resta ragazzi per sempre… anche se so che ci sono degli adulti affezionati che continuano a seguirci! C’è una cosa però che non è cambiata: io, fra Simplicio, e tutti quanti collaborano con me crediamo che ciascuno di voi sia importante e per questo cerchiamo sempre di prenderci cura di voi attraverso queste pagine e le altre proposte che trovate sul web e sui social. Perché le vere perle preziose siete voi!». Una lettera che è, soprattutto, una dichiarazione d’amore per i lettori. 

Ogni mese le pagine storiche del MeRa verranno attualizzate attraverso approfondimenti in base a un tema specifico. Per esempio a gennaio verranno riproposti i diari in voga trent’anni fa tra i giovanissimi dando voce ai lettori di allora (“Noi ragazzi diciamo che… Diario!”), mentre l'inchiesta di Davide Penello “Diario vs Social” affronta insieme ai ragazzi il modo di raccontarsi oggi. Cosa scrivono e soprattutto quali canali comunicativi utilizzano? I social sono i nuovi diari segreti? 

Di diario parla anche il focus sulla Giornata della Memoria. In “Villa Emma, un’oasi di quiete nella guerra” Laura Pisanello ripercorre la storia della piccola ebrea Sonja Borus, attraverso il suo diario personale scritto a partire dal 1941 fino al 1946 e recentemente pubblicato da Il Mulino. L’adolescente berlinese era una dei 73 ragazzi ebrei che trovarono rifugio in Italia, a Nonantola, per scampare alla furia nazista. 

Attualità e storia si mescolano nell’articolo “Un vecchio lupo di mare” di fra Massimiliano Patassini. È la storia di Corto Maltese e del suo creatore, Hugo Pratt che negli anni Settanta collaborò anche con il «Messaggero dei Ragazzi», insieme ad altri grandi del fumetto italiano. Sul MeRa Pratt pubblicò le riduzioni a fumetti di alcuni romanzi per ragazzi, in particolare L’isola del tesoro e Il ragazzo rapito di Robert Louis Stevenson, sceneggiate da Milo Milani. Apparsi per la prima volta sul Corriere dei Piccoli nel 1962, nel 1977 e ’78 i fumetti vennero riproposti a puntate sul mensile antoniano completamente rimpaginati e ricolorati. 

In “La grande bellezza” Roberta Rigo conduce i giovani lettori alla scoperta delle piccole e grandi meraviglie della natura. In 4 miliardi di anni, i processi dell’evoluzione hanno portato alla formazione di un’infinità di specie viventi. Alcune di queste sono davvero stupefacenti. Insetti che si sono molto specializzati come il ragno pavone che ha imparato a saltare, o animali come l’uccello giardiniere o i pipistrelli colorati, o ancora piante, fino all’innovazione che ha fatto la differenza evolutiva per l’uomo: il pollice opponibile! 

Inizia infine con gennaio un nuovo fumetto della serie “Hubert Reeves ci spiega” intitolata “La foresta”. La storia dei francesi Casanave, Boutinot e Reeves, della casa editrice Dargaud-Lombard, tradotta per la prima volta in Italia in esclusiva sul MeRa da Luisa Varotto, ha un taglio ambientalistico e scientifico. L’autore Hubert Reeves, astrofisico, ambientalista e divulgatore scientifico canadese naturalizzato francese, è anche il protagonista del fumetto.

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