Si quaeris miracula,
mors, error, calamitas,
daemon, lepra fugiunt,
egri surgunt sani.
Cedunt mare, vincula,
membra resque perditas,
petunt et accipiunt
iuvenes et cani.
Pereunt pericula,
cessat et necessitas:
narrent hi qui sentiunt,
dicant Paduani.
Cedunt mare, vincula,
membra resque perditas,
petunt et accipiunt
iuvenes et cani.
Gloria Patri et Filio,
et Spiritui Sancto.
Cedunt mare, vincula,
membra resque perditas,
petunt et accipiunt
iuvenes et cani.
La preghiera più nota, recitata in tutto il mondo per implorare sant’Antonio, è senza dubbio il Si quaeris (Se tu cerchi), composta in latino dal beato Giuliano da Spira intorno al 1235. Di solito viene recitata per ritrovare le cose smarrite, ma non bisogna dimenticare che in essa sono ricordate ben tredici grazie da implorare dal Santo, soprattutto il ritrovamento della grazia di Dio.
La cerimonia è presieduta dal Moderatore, che indossa il piviale dorato o bianco sull’abito corale con cotta o rocchetto e viene assistito dal Cappellano con cotta e stola dorata o bianca, presente il Priore.
Questa preghiera può essere recitata all'inizio di una riunione nella quale si dovranno affrontare questioni di interesse collettivo quali le adunanze di un Consiglio Direttivo di una Confraternita.
Si propone uno schema per la meditazione dei misteri dolorosi del Santo Rosario, nella Novena all'Immacolata, meditati con l'Esortazione Apostolica "Evangelii Gaudium".
Si propone uno schema per la meditazione dei misteri dolorosi del Santo Rosario con sant'Antonio di Padova, redatto dal Rev. P. Alessandro Ratti, OFM Conv. - Cappellano dell'Arciconfraternita del Santo.
Il Santo rosario antoniano prevede la meditazione di 5 misteri relativi alla Santa Vergine con meditazioni e litanie tratet dagli scritti del Santo.
Qui si propongono il testo latino originale tratto dal Rituale Seraphicum pubblicato da P. Beda ed una traduzione conoscitiva in lingua italiana.
Sant’Antonio ha avuto una particolare predilezione per i bambini. Tra i miracoli da lui compiuti, quand’era in vita, più di uno riguarda proprio loro. Per questo è invalsa la tradizione di porre i piccoli fin dalla nascita sotto la protezione del Santo.
Orazione e benedizione per l’offerta dei gigli nel giorno della Festa del Santo (13 giugno). Qui si propongono il testo latino originale tratto dal Rituale Seraphicum pubblicato da P. Beda ed una traduzione conoscitiva in lingua italiana.
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