In primissimo piano

Leonardo Di Ascenzo

O Dio, Padre buono e misericordioso, che hai scelto S. Antonio ...

Dio nostro Padre

che negli anni della guerra e dell'odio

hai suscitato l'amore nel cuore del tuo Servo Padre Placido Cortese,

umile discepolo del tuo Figlio nelle torture dei nemici,

fà che l'esempio di questo martire della carità ci aiuti ad accogliere il tuo Spirito,

perchè siamo operatori di bontà e di pace.

Glori al Padre ....


Breve biografia

frate minore conventuale della Basilica di S. Antonio in Padova

direttore del Messaggero

apostolo e martire di carità

vittima del nazismo

nato a Cherso il 7 marzo 1907

Morto a Trieste il 15 novembre 1944

Commemorazione: 15 novembre 

 

 

Composta per gli esercizi spirituali 2015 della Parrocchia di Maerne (VE).

O sant'Antonio, fedele servo del Signore, di cui hai annunciato e vissuto la Parola, ...

Verifica gli orari ordinari di apertura e delle celebrazioni liturgiche della Basilica del Santo.

E' possibile devolvere il 5 x 1000 all’Arciconfraternita di sant’Antonio di Padova. Compilando la Dichiarazione dei redditiricordate di mettere la firma nel riquadro dedicato scrivendo il seguente Codice Fiscale

92150090287

Elenco completo degli alberghi convenzionati con indirizzo e recapiti.

Programma dettagliato del Pellegrinaggio giubilare antoniano della Misericordia a Padova, nei giorni 24 e 25 settembre 2016, con aggiornamenti. A piè pagina può essere scaricata la scheda di iscrizione. Si raccomanda di consultare l'articolo periodicamente.

Il Santo rosario antoniano prevede la meditazione di 5 misteri relativi alla Santa Vergine con meditazioni e litanie tratet dagli scritti del Santo.

Le litanie lauretane sono quelle tradizionalmente pregate alla fine della recita di ogni Santo Rosario, dopo aver cantato la Salve Regine.

La tradizione vuole che Sant'Antonio di Padova appartenesse ad una nobile famiglia portoghese di Lisbona: i de' Buglione.

Una tarda tradizione ha voluto attribuire alla famiglia paterna del Santo, a mo' di arma gentilizia, una croce ghiandata.

Solo successivamente, questo simbolo araldico, per la sua forza espressiva, si è imposto come emblema inconfondibile di molte realtà antoniane in tutto il mondo.

Descrizione: croce creca di colore rosso, su sfondo bianco, con alle estremità di ciascun braccio 3 ghiande al naturale.

Interpretazione: la croce ghiandata è univocamente utilizzata dalle realtà legate a Sant'Antonio di Padova e per questo può anche essere semplicemente detta Croce antoniana.

Fedelmente al motto del settimo centenario della morte del Santo "Per Antonium ad Jesum" (il Santo che guida gli uomini a Gesù) questo simbolo non ci mostra il volto di Antonio ma, pur rinviando al Suo alto esempio di virtù cristiana e santità, direttamente ci propone Cristo nella sua croce, nell'atto supremo del suo sacrificio carnale, il rosso colore del sangue, senza il quale non si sarebbe stata salvezza per l'uomo.

Le ghiande, che sono il frutto della quercia l'albero più nobile dell'arladica, capace di crescere nelle sue varietà a ogni latitudine fornendo legname per le costruzioni ma anche nutrimento per uomini e animali, rappresentano il nutrimento spirituale forte, potente, nobile che ci viene del Sacrificio di Cristo che attraverso la predicazione della Chiesa Apostolica, ecco il numero di 12 ghiande rimando diretto alla Sequela Christi, continua a essere proposto e offerto agli uomini di ogni dove e di ogni tempo. 


La versione in uso all'Arciconfraternita della Croce antoniana è quella realizzata da Camillo Boito sui portali bronzei della Basilica pontificia di sant'Antonio in Padova nell'anno 1895, settimo centenario della nascita del Santo.

Si possono fregiare di qesto emblema anche le Confraternite, Pie Unioni e Associaizioni antoniane aggregate all'Arciconfraternita.